Cross Capoterra

Stefano SCALAS - Martedì 21 Gennaio 2014 14:18


Se la mezza maratona rappresenta l'esaltazione del singolo atleta, la corsa campestre le fa da contraltare enfatizzando il rapporto di squadra. Se la mezza maratona è l'espressione della resistenza, la corsa campestre è la spettacolarizzazione del gesto atletico. Sono giunto a queste considerazioni nel giorno del mio esordio ufficiale con i colori della "MIA" squadra. Ho capito nei momenti che hanno preceduto la mia gara il vero significato di appartenenza, il vero significato di spirito di squadra. Ho capito che essere squadra significa stare lungo il percorso ad incitare i tuoi compagni che corrono, siano essi donne, bambini o senior, non importa, purchè atleti della tua stessa squadra. Ho vissuto momenti di divertimento, momenti in cui suggi consigli a piene mani dagli esperti sempre prodighi, momenti di apprensione per il malore che coglie una persona a cui vuoi bene, momenti d'ansia sul volto dei tuoi amici che cerchi di tranquillizzare pur sapendo di essere nella medesima situazione. Ho sperato di appartenere ad una squadra che mi proteggesse, ma ho ricevuto molto più che protezione, ho ricevuto carezze, pacche sulla spalla, e affetto, ho avuto la fortuna di iscrivermi in una squadra con la S maiuscola, ho avuto il tempo di capirlo in quei frangenti antecedenti la gara, ho avuto il modo di viverlo in prima persona. Poco importa se una critica ti viene mossa alle spalle perché ora ho capito che quel tuo stesso compagno di squadra sarà anche il tuo più strenuo difensore, perché appartiene la tuo stesso gruppo, lui corre con te, e questo basta. Ho capito di appartenere ad una squadra soprattutto quando passando sotto il traguardo ho sentito i miei compagni urlare il mio nome ed incitarmi a correre come se stessi per vincere la gara. Grazie Gpd Assemini per avermi dato la possibilità di vivere una così bella giornata, una così bella sensazione! (foto di Claudia Lazzara)

Classifica Generale